ai compiti della Cultura
Con ciò la tematica della fertilità del suolo assume una dimensione globale e coinvolge tutti gli ambiti, economici e sociali.
A chi appartiene la terra? Questa domanda è più urgente che mai! Come è possibile considerare realmente la terra come bene comune, affinché la sua fertilità possa essere accresciuta e mantenuta per generazioni?
La terra è il più sensibile punto di congiunzione tra lo spazio superiore della luce e quello buio del sottosuolo. La natura e i saperi della scienza dello spirito possono rivelarci molte cose a proposito di questa complessa unione tra cosmico e terrestre. Anche l’uomo pratico, l’agricoltore, sa che i processi che avvengono nel terreno sono speciali ed esclusivi di quel preciso luogo e di quel momento.
La terra richiede una attenzione continua e, nel giusto frangente, deve essere lavorata con amorevole volontà.
L’agricoltura biodinamica si basa su una nuova visione, comprensione e utilizzo della concimazione. La base di ciò è la creazione dell’organismo agricolo, grazie all’uomo.
È così che l’allevamento del bestiame, legato a quella terra, può dare il giusto concime per le piante. Le piante a loro volta con la loro crescita rivitalizzano il terreno.
La fertilizzazione svolge la sua azione sempre da un piano superiore verso quello inferiore, dalla coscienza dell’essere umano verso l’anima dell’animale, da questa alla vitalità della pianta e quindi alla terra. Come posso io portare questo approccio nella pratica della mia azienda agricola? I preparati biodinamici sono degli agenti di fertilità molto particolari, unici. Accanto al loro ruolo di trasformazione delle sostanze, incrementando la vitalità e il processo di maturazione delle produzioni, i preparati assolvono anche il compito di individualizzazione dell’azienda agricola.
Si possono innescare processi di individualizzazione - come possiamo essere ad in grado di imparare a percepire in questo ambito?
La fertilità del terreno è eredità del passato, produrla è il compito del presente e un richiamo del futuro. Il convegno ci deve permettere di rinnovare questa domanda culturale con intuito, gioia e coraggio.
Ueli Hurter
Jean-Michel Florin
Thomas Lüthi