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"LA GRAZIA DELLE ROSE"
© THE GRACE OF ROSES
© Poèmes et Pensées sous la forme de la Rose

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sito internet di Ca' delle Rose

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La rose, ce qu’on dit et ce qu’on pense

mercoledì 21 ottobre 2015

PENSIERI PER L'AUTUNNO



Il corso dell'anno come respiro della Terra.
Il susseguirsi delle stagioni come base per la manifestazione della Vita.

Programmi Corsi BioDinamica 2015-2016 

Il corso dell'anno ed i cicli biologici naturali si svolgono secondo ritmi ben definiti determinati dal movimento degli astri (Sole e Luna in primis). Ogni periodo dell'anno, ogni stagione, ha un influenza sui cicli naturali e sullo sviluppo della Vita sulla Terra.
Quello nel quale ci troviamo è un periodo dell'anno molto particolare: con l'equinozio d'autunno le notti diventano più lunghe rispetto al giorno. Questa è l'epoca di San Michele.
La celebrazione delle varie festività, soprattutto in epoche passate, aveva lo scopo di collegare l'interiorità umana ai ritmi naturali perché l'uomo non fosse estraneo o spettatore inconsapevole di quello che gli accadeva intorno, e perché vi fosse un punto di contatto tra Microcosmo e Macrocosmo. Festa necessaria a scandire il calendario esistenziale e, al tempo stesso, necessaria a celebrare e riconoscere gli eventi cosmici. Festa come deposito di valori.
Potremmo accostare il ritmo annuale a quella che può essere un'esperienza interiore che vede l'incessante alternarsi tra luce e tenebra. Quella tra luce e tenebra è una danza il cui svolgimento è alla base della Vita stessa. La notte è necessaria tanto quanto il giorno e viceversa.
Le principali festività e le varie ricorrenze durante l'anno vengono scandite dai ritmi astronomici, e questi ritmi hanno una forte correlazione con il lavoro dei campi e i cicli biologici in seno alla Natura.
Possiamo suddividere 4 momenti principali: Natale, Pasqua, San Giovanni, San Michele.
Ognuna di queste festività ha un significato profondo e ben preciso, che rispecchia una particolare condizione biologica, fisiologica, astronomica e, non ultima, interiore.
Questo ordine non è casuale (Natale, Pasqua, San Giovanni, San Michele) e riflette le fasi di sviluppo della Vita secondo un percorso ritmico e ben definito.
Il periodo nel quale ci troviamo, tra settembre e ottobre, rappresenta forse il periodo più carico di significati, nel quale si svolgono processi fondamentali per il mantenimento della Vita. Questo periodo, di fatto, chiude il ciclo biologico naturale e ne sancisce la fine: le piante hanno portato a termine il proprio compito arrivando a formare frutti e semi. Questa è si la fine ed il termine ultimo, ma è anche il nuovo inizio! Nel frutto e nel seme abbiamo il termine, ma anche il nuovo inizio. Abbiamo la garanzia che vi sia una nuova Vita; nel seme vi è coincidenza tra fine e nuovo inizio (vi è anche nutrimento). E la pianta nel far cadere a terra il frutto/seme conclude il proprio ciclo biologico portando a termine il proprio compito. Avviene un passaggio di testimone. Da questo momento la Vita inizia a ritirarsi nella Terra, con il seme, ed inizia a concentrarsi all'interno delle radici per il meritato riposo invernale. Questo riposo/letargo invernale sarà fondamentale poi per la rinascita primaverile. Si potrebbe ulteriormente definire questo periodo una sorta di crocevia.
In quest'epoca si accumula anche un notevole quantitativo di sostanza organica nel suolo tramite le foglie. La fine della foglia (il cadere autunnale delle foglie) pone le basi per il nuovo inizio, in primavera, mettendo a disposizione elementi nutritivi di origine organica che verranno elaborati nel terreno durante l'inverno per poi rendersi disponibili alla ripresa vegetativa primaverile per la nutrizione delle piante (epoca di Pasqua). Nei ritmi naturali vi è una profonda saggezza; in un ecosistema naturale vi è un sostanziale equilibrio tra l'energia-materia prodotta e quella consumata. Non vi è una significativa asportazione di materia fuori dal sistema, e per questo la Vita può perpetuarsi.
La moderna agricoltura industriale non sempre asseconda e rispetta questi ritmi e questi equilibri. Nel sistema agricolo convenzionale vi è asportazione di materia-energia sotto forma di prodotto senza che vi sia poi un reintegro adeguato. Ciò ha determinato nel tempo un impoverimento dei terreni, come evidenziato anche dal CNR (IVALSA) in un recente rapporto sul rischio desertificazione in Italia.
È dunque necessario un metodo di coltivazione che tenga conto dei ritmi naturali, che sappia integrare le asportazioni e che tenga conto che il suolo è un organismo vivente. Rudolf Steiner ribadiva con semplicità disarmante che “occorre portare Vita al vivente” e che vi è un dare e un avere nei confronti della Natura. Ribadiva anche che "l'agricoltore ha il compito di badare a che il processo naturale si svolga nel giusto modo".
Il periodo di San Michele (29 settembre) è un momento dell'anno particolare: si effettuano raccolti, avviene il reintegro di materia-energia nel suolo (negli ecosistemi naturali), si effettuano le principali concimazioni (semina dei sovesci, impiego del compost) ma vi è anche predisposizione nell'animo umano per il raccoglimento interiore. La Terra si prepara ad accogliere.  
San Michele è simbolo di coraggio e chiarezza di pensiero necessari per affrontare l'epoca dell'anno che va incontro a freddo e buio, che vede il progredire della tenebra sulla luce (le notti si fanno sempre più lunghe e le ore di luce si riducono). Ma questo è anche il periodo nel quale la Natura si riorganizza per un nuovo inizio ed il suolo elabora la materia-energia necessaria alla ripresa della Vita. Potremmo definire questo periodo la fine di un ciclo o "Capodanno fisiologico" poiché le piante cessano l'attività vegetativa e gli insetti si ritirano in forma svernante. Ma in Natura questa “fine” coincide con un nuovo inizio.
La macchina del progresso e della razionalità ha svuotato di ogni significato le varie festività. Per questo occorre un approccio che, invece, generi meraviglia e stupore per la Natura e i ritmi vitali.
In questo periodo possiamo anche intravedere il nuovo inizio: molte erbe biennali germinano e si possono trovare diverse piante in fiore (Topinambur, Colchico autunnale, Ciclamino, Centaurea jacea ecc.). In quest'epoca carica di significati si semina la pianta che è alla base della nostra alimentazione. Si semina il grano, pianta di luce.
Dunque possiamo anche definire questa fase autunnale "una seconda primavera" nella quale la Natura pone già le basi per il futuro.

Fondazione LE MADRI

venerdì 9 ottobre 2015

Perchè gli occhi si aprono


 e ho un cuore che batte e so respirare, perchè merita lode 
il sorriso ed il pianto, l'orrore e l'incanto -
per la fiamma del lampo, il fico che cade, 
lo sforzo di un'ape, il daino sfregiato, 
la risacca del mare,
Mondo ti devo lodare.

— Franco Marcoaldi
(via omaggioallerose)

giovedì 8 ottobre 2015

BENVENUTA ADELE !

E' NATA ADELE 




Stanford/Hermanus, October 8th, 2015
WP, SA

Quando ti porto balocchi variopinti,
bambino mio, comprendo perchè
ci sono tanti colori
nelle nubi e nell'acqua
e perchè i fiori
son colorati tanto vagamente -
quando ti porto balocchi variopinti.

Quando canto per farti danzare ,
bambino mio, comprendo perchè
nelle foglie c'è musica, e le onde
mandano il coro delle loro voci
fino al cuore della terrache ascolta -
quando canto per farti danzare.

Quando verso dolci nelle tue mani,
bambino mio, comprendo perchè
c'è il miele nel calice dei fiori,
perchè i frutti si riempiono in segreto
di tanti gradevoli succhi -
quando verso dolci nelle tue mani.

Quando ti bacio per farti sorridere,
bambino mio, comprendo il perchè
della gioia che si spande dal cielo
nella luce del primo mattino,
della carezza del ventodell'estate
che mi sfiora per tutte le membra -
quando ti bacio per farti sorridere
  R. Tagore, LXII Dal Gitanjali , Il giardiniere