© Grazia Adamo Giovannetti, Ca' delle Rose
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© Poèmes et Pensées sous la forme de la Rose
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Ringrazio ciascuno di voi e vi auguro giorni lieti
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domenica 30 marzo 2014
sabato 29 marzo 2014
IL CALENDARIO BIODINAMICO
ASTRONOMIA AD USO AGRICOLO
Il calendario biodinamico per le semine, i trapianti,
le lavorazioni e le potature
sia vicino che molto lontano.
Chi coltiva il proprio orto, il frutteto, il giardino e i propri campi può trovare
Ogni argomento è propedeutico a quello successivo.
Portarsi indumenti da lavoro, carta, penna e buonumore. La puntualità è cosa gradita.
(45 euro per chi si iscrive il sabato precedente al corso)
venerdì 28 marzo 2014
Fare un giardino,
enunciare una sorta di preghiera in cui si sussurra la speranza di non averla ancora perduta.
di sorgivo e forse selvatico.
via Omaggio alle Rose di Benedetta Piccolomini
Ricamo di Asolo
sentimenti e pensieri di cui il mondo, e noi con esso, abbiamo tanto bisogno
Nel prato fiorito
colsi un filo d'erba di perle adornato
baciate nella notte incantata
da una pallida luna di cristallo.
Alle tue labbra assetate lo posi
gocce di fragola odorose
con fiori di magnolia iridate
mentre ti sussurravo dolci parole.
Due cuori assetati d'amore
in un unico palpito si sono incontrati
ed han bevuto alla stessa fonte
acqua caduta da un cielo dorato
di mille minuscole stelle
silenziose e calde come il nostro amore.
giovedì 27 marzo 2014
alle mie amate Amiche
mercoledì 26 marzo 2014
martedì 25 marzo 2014
Marzo e la Speranza
dentro ogni fibra, il senso della vita
torna freschezza.
Tocchi rigermogliano anche gli sterpeti
della tristezza, e fuor da l'aridume
in minuscoli scrignetti, tutte le ricchezze
della nuova vegetazione.
"Flora" dea della fioritura
FLORA, il
risveglio della vita
Flora è la dea
romana delle fioriture.
Presiedeva al risveglio primaverile e, in senso più ampio, a tutto ciò che deve sbocciare, quae rebus florescendis praest la gioventù, i sensi amorosi, le belle speranze. Aveva un carattere gioioso e ridente con un’inclinazione per la sensualità e il piacere. Sicuramente era originata da una divinità campestre venerata dalle antiche popolazioni italiche (probabilmente Sabine) prima della conquista romana anche se la versione di Ovidio la collega con la ninfa greca Chloris, prima rapita e poi sposata da Zefiro, che le attribuì la divinità e il governo dei Fiori. |
Lo scrittore latino Marco Marrone, affermava che la dea Flora fosse stata introdotta a Roma dal re Tito Tazio che le aveva fatto costruire un sacello in Campidoglio.
Flora per i romani era la personificazione delle forze nuove della natura e veniva spesso chiamata affettivamente Flora Mater.
Come divinità materna aveva un ruolo di protezione che ci viene raccontato, seppure in forma di scherno, da Sant’Agostino nel descrivere l’affollamento delle divinità romane preposte alla protezione del grano: “Misero dunque Proserpina a sorvegliare i frumenti in germoglio, il dio Noduto le giunture e nodi degli steli, la dea Volutina l'involucro dei gusci, la dea Patelana i gusci che si aprono per far uscire la spiga, la dea Ostilina le messi quando si adeguano alle spighe nuove, giacché invece di "adeguare" gli antichi hanno usato la parola "ostire", la dea Flora i frumenti quando sono in fiore, il dio Latturno quando sono lattescenti, la dea Matuta quando maturano, la dea Roncina quando sono tagliati con la ronca cioè sono mietuti”.
Flora è dunque la protettrice di ciò che è “in fiore”, che è aperto e attende di dare frutto, che ha molto da produrre davanti a sé ed...
il cui futuro va tutelato.