Bellissime!...come te, grazie Isabellina
© Grazia Adamo Giovannetti, Ca' delle Rose
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venerdì 30 maggio 2014
giovedì 29 maggio 2014
Una bellissima rosa in giardino,
a Ca' delle Rose, fiorisce nella sua incantevole pienezza e con la sua delicata fragranza
"Mme Louise Odier" 1851, Margottin
venerdì 23 maggio 2014
Profumo di rose antiche
Il tuo più tenue sguardo
facilmente mi aprirà
benchè abbia chiuso me stessa
come dita
sempre mi apri petalo per petalo
come la primavera fa
toccando accortamente
misteriosamente la sua
prima rosa
e io non so quello che c'è
in te chiude e apre
solo qualcosa in me
comprende che è più
profonda la luce dei tuoi
occhi di tutte le rose
Edward Estlin Cummings
Le Rose, XXI, Rainer Maria Rilke
Non ti dà le vertigini girare
tutt’ intorno a te stessa sul tuo stelo
per compierti, rosa rotonda?
Ma quando il tuo slancio ti inonda,
tu ti affondi nel tuo boccio.
È un mondo che gira in tondo,
così il suo calmo centro osa
il riposo rotondo della rosa.
tutt’ intorno a te stessa sul tuo stelo
per compierti, rosa rotonda?
Ma quando il tuo slancio ti inonda,
tu ti affondi nel tuo boccio.
È un mondo che gira in tondo,
così il suo calmo centro osa
il riposo rotondo della rosa.
Sfioriscono le rose
In un momento
Sono sfiorite le rose
I petali caduti
Perché io non potevo dimenticare le rose
Le cercavamo insieme
Abbiamo trovato delle rose
Erano le sue rose erano le mie rose
Questo viaggio chiamavamo amore
Col nostro sangue e colle nostre lagrime facevamo le rose
Che brillavano un momento al sole del mattino
Le abbiamo sfiorite sotto il sole tra i rovi
Le rose che non erano le nostre rose
Le mie rose le sue rose
Sono sfiorite le rose
I petali caduti
Perché io non potevo dimenticare le rose
Le cercavamo insieme
Abbiamo trovato delle rose
Erano le sue rose erano le mie rose
Questo viaggio chiamavamo amore
Col nostro sangue e colle nostre lagrime facevamo le rose
Che brillavano un momento al sole del mattino
Le abbiamo sfiorite sotto il sole tra i rovi
Le rose che non erano le nostre rose
Le mie rose le sue rose
Dino Campana
Carezza di rose
Tu condividi ogni nostra emozione
noi non sappiamo quello che a te accade
dovremmo essere cento farfalle
per leggere tutte le tue pagine.
Ce ne sono fra voi come dizionari;
vorrebbe, chi le coglie
farne rilegare le foglie.
Ma io amo le rose epistolari.
noi non sappiamo quello che a te accade
dovremmo essere cento farfalle
per leggere tutte le tue pagine.
Ce ne sono fra voi come dizionari;
vorrebbe, chi le coglie
farne rilegare le foglie.
Ma io amo le rose epistolari.
giovedì 22 maggio 2014
Quiete provvisoria
Contro chi, rosa,
ti sei dotata
di queste spine?
È stata la tua gioia troppo fine
che ti ha costretto
a diventare questa cosa
armata?
ti sei dotata
di queste spine?
È stata la tua gioia troppo fine
che ti ha costretto
a diventare questa cosa
armata?
Ma da chi mai ti ha protetto
quest’arma esagerata?
Quante volte nemici ti ho tolto che
non ne hanno alcun timore! Invece tu,
dall’estate all’autunno, ferisci
le premure a te rivolte.
quest’arma esagerata?
Quante volte nemici ti ho tolto che
non ne hanno alcun timore! Invece tu,
dall’estate all’autunno, ferisci
le premure a te rivolte.
lunedì 19 maggio 2014
Maggio di rose...a Ca' delle Rose
Je l’ai planté, je l’ai vu naÎtre
Ce beau
rosier où les oiseaux
Viennent
chanter sur ma fenêtre
Victor Hugo
Le rose
...Con esse entrano nella nostra vita un po'
di dolcezza e di sogno.
Questi fiori dalle forme squisite, dai colori svariati e dal profumo sottile, ci fanno dimenticare per qualche momento
i nostri crucci e le nostre pene.
Una sola rosa basta a rallegrarci, allorquando sappaimo ammirarla. Lasciamoci dunque sedurre dalla bellezza di questi fiori sontuosi, respiriamone il profumo e abbandoniamoci all'incanto che essi diffondono.
La rosa, cantata dai poeti di tutti i tempi, eletta fra tutti gli altri fiori; la rosa che ispirò poemi ai greci e agli egizi;
la rosa che a profusione ornò i celebri giardini pensili di Babilonia, nei quali Amytis, sposa favorita del re Nabucodonosor, veniva la sera a riposare sotto l'incantevole cielo dell' Oriente; la rosa alla quale i poeti romani hanno cantato le leggende; la rosa, fiore degli Dei e cara ai poeti di Francia, dai trovatori ai nostri poeti moderni; la rosa, messaggera di tenerezza e di amore, è anche fiore dell'amore mistico e del simbolo della purezza.
Anne-Marie Trechslin
La rosa...
La rosa è l'onore d' un recinto
La rosa è il più bello dei fiori
La rosa è il profumo degli Dei
Pierre de Ronsard
venerdì 16 maggio 2014
"Omar Khayyaâm" rosa damascena
‘Omar Khayyaâm’, dalle origini sconosciute, ricorda l’indimenticabile
poeta e fiolosofo persiano – che visse tra l’Undicesimo e il Dodicesimo secolo
– e che fu un appassionato amante delle
rose, come del vino che nel suo poema Rubàiyàt
decanta ripetutamente. Certamente alle volte una rosa, appare più seducente
grazie alla sua storia.
Il poeta inglese Edward Fitzgerald, che nel 1859
tradusse parte dell’opera di Omar Khayyaâm ottenendo un grande successo,
riferiva che un giorno in un giardino il grande maestro persiano disse ad uno
dei suoi allievi La mia tomba sarà un’area in cui il vento del Nord passerà diffondendo tutt’intorno delle rose .
Secoli dopo, sulla sua tomba a Naishapur
fu rinvenuta una rosa. Alcuni suoi semi furono inviati al celebre Giardino
Botanico di Kew, vicino Londra, e diedero vita ad un rosaio che fiorì nel 1894.
Proprio alla morte di Fitzgerald furono piantati sulla sua tomba alcuni semi di
questa pianta primigenia. Negli anni fra il 1947 e il 1950 proprio da queste
rose venne ottenuta il fiore che porta il nome del poeta e che oggi è diffusa
in tutto il mondo! Per ben svilupparsi questa rosa abbisogna del sole di
mezzodì.
I fiori, in grappoli di tre-quattro, di grandezza media, a coppa
piatta, pieni e quartati,
con petali stropicciati, presentano una rosetta di
piccoli petali involuti con occhio al centro.
Le foglie sono piccole,
lanuginose e di colore grigioverde.
I rami sono cosparsi di numerose piccole spine.
I rami sono cosparsi di numerose piccole spine.
tratto da LA GRAZIA DELLE ROSE, di Grazia Adamo Giovannetti
Riproduzione Riservata
© TUTTI I DIRITTI RISERVATI
"Ispahan" rosa damascena
‘Ispahan’, opera di un ibridatore sconosciuto, probabilmente
proveniente dal Medio Oriente, ricorda la bella città persiana, celebre sin
dall’antichità per le sue rose intensamente profumate e per i suoi inenarrabili
tappeti. I fiori di Ispahan appaiono a mazzi da fine maggio sino alla fine
della stagione estiva. Il fiore, doppio, con grandi petali ai bordi quando si
apre è molto regolare, divenendo più disordinato in seguito. Il colore è di un
luminoso rosa ed il profumo è fragrante. L’arbusto presenta poche ma robuste
spine con numerose foglie semilucide di un bel verde-grigio. Risulta una delle
damascane più rustiche.
tratto da LA GRAZIA DELLE ROSE, di Grazia Adamo Giovannetti
Riproduzione Riservata
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immagine via Pinterest