nel segno dell' Umiltà e della Dignità, della Sapienza e della Semplicità,
dell' Accoglienza e della Condivisione
andate, siate discepoli
"La mia nonna - racconta il Papa - ci diceva 'bambini, il sudario non ha tasche'". E ancora, "gioia, croce, giovani"; "vi do appuntamento a Rio, in quella grande città del Brasile". E prima: "ricordo quello che Benedetto XVI diceva ai cardinali: siete principi, ma di un Re crocifisso".
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"La mia nonna - racconta il Papa - ci diceva 'bambini, il sudario non ha tasche'". E ancora, "gioia, croce, giovani"; "vi do appuntamento a Rio, in quella grande città del Brasile". E prima: "ricordo quello che Benedetto XVI diceva ai cardinali: siete principi, ma di un Re crocifisso".
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non lasciatevi mai rubare la speranza.
fino alle periferie".
"La mia nonna - racconta il Papa - ci diceva 'bambini, il sudario non ha tasche'". E ancora, "gioia, croce, giovani"; "vi do appuntamento a Rio, in quella grande città del Brasile". E prima: "ricordo quello che Benedetto XVI diceva ai cardinali: siete principi, ma di un Re crocifisso".
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"La mia nonna - racconta il Papa - ci diceva 'bambini, il sudario non ha tasche'". E ancora, "gioia, croce, giovani"; "vi do appuntamento a Rio, in quella grande città del Brasile". E prima: "ricordo quello che Benedetto XVI diceva ai cardinali: siete principi, ma di un Re crocifisso".
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Chiedo permesso per entrare e trascorrere questa settimana con voi. Io non ho né oro né argento, ma porto ciò che di più prezioso mi è stato dato: Gesù Cristo! Vengo nel suo Nome per alimentare la fiamma di amore fraterno che arde in ogni cuore; e desidero che a tutti e ciascuno giunga il mio saluto
andate oltre i confini di ciò che è umanamente possibile e generate un mondo di fratelli.
Ma anche i giovani hanno fiducia in Cristo:
essi non hanno paura di rischiare con Lui l’unica vita che hanno, perché sanno di non rimanere delusi.
Nell’iniziare questa mia visita in Brasile, sono ben consapevole che, rivolgendomi ai giovani, parlo anche alle loro famiglie, alle loro comunità ecclesiali e nazionali di provenienza, alle società in cui sono inseriti, agli uomini e alle donne dai quali dipende in gran misura il futuro di queste nuove generazioni.
È comune da voi sentire i genitori che dicono
“I figli sono la pupilla dei nostri occhi”.
Come è bella questa espressione della saggezza brasiliana che applica ai giovani l’immagine della pupilla degli occhi, la finestra attraverso la quale la luce entra in noi regalandoci il miracolo della visione!
Che ne sarà di noi se non ci prendiamo cura dei nostri occhi? Come potremo andare avanti?
Il mio augurio è che, in questa settimana, ognuno di noi si lasci interpellare da questa domanda provocatoria.
E attenzione!
La gioventù è la finestra attraverso la quale il futuro entra nel mondo.
E’ la finestra, e quindi ci impone grandi sfide.
La nostra generazione si rivelerà all’altezza della promessa che c’è in ogni giovane quando saprà offrirgli spazio.
Questo significa: tutelarne le condizioni materiali e spirituali per il pieno sviluppo;
dargli solide fondamenta su cui possa costruire la vita; garantirgli la sicurezza e l’educazione affinché diventi ciò che può essere;
trasmettergli valori duraturi per cui vale la pena vivere; assicurargli un orizzonte trascendente per la sua sete di felicità autentica e la sua creatività nel bene;
consegnargli l’eredità di un mondo che corrisponda alla misura della vita umana;
svegliare in lui le migliori potenzialità per essere protagonista del proprio domani e corresponsabile del destino di tutti.
Con questi atteggiamenti anticipiamo oggi il futuro che entra dalla finestra dei giovani.
Nel concludere, chiedo a tutti la gentilezza dell’attenzione e, se possibile, l’empatia necessaria per stabilirne un dialogo tra amici.
In questo momento, le braccia del Papa si allargano per abbracciare l’intera nazione brasiliana,
nella sua complessa ricchezza umana, culturale e religiosa. Dall’Amazzonia fino alla pampa, dalle regioni aride fino al Pantanal, dai piccoli paesi fino alle metropoli, nessuno si senta escluso dall’affetto del Papa. Dopodomani, a Dio piacendo, ho in animo di ricordarvi tutti a Nostra Signora Aparecida, invocando la sua materna protezione sulle vostre case e famiglie.
Fin d’ora vi benedico tutti.
Grazie per il benvenuto!