© Grazia Adamo Giovannetti, Ca' delle Rose
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domenica 30 marzo 2014
sabato 29 marzo 2014
IL CALENDARIO BIODINAMICO
IL CALENDARIO
BIODINAMICO,
ASTRONOMIA AD USO AGRICOLO
Il calendario biodinamico per le semine, i trapianti,
le lavorazioni e le potature
ASTRONOMIA AD USO AGRICOLO
Il calendario biodinamico per le semine, i trapianti,
le lavorazioni e le potature
Sabato 29 marzo 2014
Le piante e il mondo
vegetale sono strettamente correlati con i ritmi della Natura.
Il mondo
vegetale ha un legame invisibile con tutto ciò che lo circonda,
sia vicino che molto lontano.
Chi coltiva il proprio orto, il frutteto, il giardino e i propri campi può trovare
sia vicino che molto lontano.
Chi coltiva il proprio orto, il frutteto, il giardino e i propri campi può trovare
utile e pratico inserire i propri lavori in
sintonia con i ritmi terrestri e cosmici.
Saper cogliere i momenti
propizi di intervento consente non solo di poter produrre di più,
ma
soprattutto di aver piante sane, forti e resistenti.
Parleremo dei ritmi
cosmici per tradurli in pratiche utili a chi coltiva.
Cercheremo di trovare il
giusto rapporto tra conoscenza e pratica agricola, attraverso una
visione ampliata della Natura.
Questo incontro è utile per chi coltiva
un orto, cura un giardino, ha un piccolo frutteto o vigneto e per chi coltiva
professionalmente la terra per ampliare le proprie conoscenze professionali.
Le
lezioni saranno teoriche e pratiche.
Ogni argomento è propedeutico a quello successivo.
Portarsi indumenti da lavoro, carta, penna e buonumore. La puntualità è cosa gradita.
Ogni argomento è propedeutico a quello successivo.
Portarsi indumenti da lavoro, carta, penna e buonumore. La puntualità è cosa gradita.
Ore 9 Arrivo dei
partecipanti
Ore 9,30 Lezione : Il caos sensibile del seme. Come
indurre nel seme le forze di crescita e di qualità.
Ore
11,15 Lezione : L’azione dei pianeti sul mondo vegetale. L’azione delle
costellazioni sul piano terrestre. Come far fluire nel suolo le forze utili
alla coltivazione.
Ore 12,30 Pausa
pranzo
Ore 14,30 Lezione
: Elementi di meteorologia. Forme vegetali e astronomia
Ore 15,30
Intervallo
Ore 15,45 Pratica : Come seminare e trapiantare.
Bagno sementi e concia dei semi. Esercizi per comprendere il movimento
astronomico sul piano terrestre. Dialogo interattivo sulle questioni pratiche
proposte dai partecipanti.
Ore 17,30
Conclusione
L’incontro si
svolgerà dalle 9 alle 17,30
Relatori : Paolo
Pistis – tecnico agricolo biodinamico
Elena Zaramella – progettista
organismi agricoli biodinamici
SEDE DEL CORSO
FONDAZIONE LE MADRI
Via Porto 4, Rolo (REGGIO EMILIA)
Il corso è a
numero chiuso ed è necessaria la prenotazione.
Contributo
di partecipazione : 50 euro
(45 euro per chi si iscrive il sabato precedente al corso)
(45 euro per chi si iscrive il sabato precedente al corso)
Per
informazioni e prenotazioni : Tel.0522 666246 E.mail
info@fondazionelemadri.it
venerdì 28 marzo 2014
Fare un giardino,
in fondo, è un modo di invocare la natura,
enunciare una sorta di preghiera in cui si sussurra la speranza di non averla ancora perduta.
enunciare una sorta di preghiera in cui si sussurra la speranza di non averla ancora perduta.
Per
questo, non importa quali siano
il disegno o le piante scelte,
un giardino ci
potrà persaudere solo quando
trasmetterà sommessa la sensazione che vi vibri
una qualche invisibile corda che riconnetta a un non so che
di sorgivo e forse selvatico.
di sorgivo e forse selvatico.
Chiamiamolo il nostro antico cercare, tra le piante, la vita.
via Omaggio alle Rose di Benedetta Piccolomini
Ricamo di Asolo
immagine di Benedetta Piccolomini www.omaggioallerose.tumblr.com
Grazie Betta per condividere con tutti noi i tuoi scatti preziosi che riflettono
sentimenti e pensieri di cui il mondo, e noi con esso, abbiamo tanto bisogno
sentimenti e pensieri di cui il mondo, e noi con esso, abbiamo tanto bisogno
Nel prato fiorito
di fresca verzura
colsi un filo d'erba di perle adornato
baciate nella notte incantata
da una pallida luna di cristallo.
Alle tue labbra assetate lo posi
gocce di fragola odorose
con fiori di magnolia iridate
mentre ti sussurravo dolci parole.
Due cuori assetati d'amore
in un unico palpito si sono incontrati
ed han bevuto alla stessa fonte
acqua caduta da un cielo dorato
di mille minuscole stelle
silenziose e calde come il nostro amore.
colsi un filo d'erba di perle adornato
baciate nella notte incantata
da una pallida luna di cristallo.
Alle tue labbra assetate lo posi
gocce di fragola odorose
con fiori di magnolia iridate
mentre ti sussurravo dolci parole.
Due cuori assetati d'amore
in un unico palpito si sono incontrati
ed han bevuto alla stessa fonte
acqua caduta da un cielo dorato
di mille minuscole stelle
silenziose e calde come il nostro amore.
Alberto De Matteis
giovedì 27 marzo 2014
alle mie amate Amiche
Rachele e Maria Giulia, che oggi compiono gli anni :)
BUON COMPLEANNO !
Le vostre mani stanno nelle mie
come fossero create per NOI
Amicizia, William Herbert Allen
mercoledì 26 marzo 2014
martedì 25 marzo 2014
Marzo e la Speranza
Col marzo e col sereno,
dentro ogni fibra, il senso della vita
torna freschezza.
Tocchi rigermogliano anche gli sterpeti
della tristezza, e fuor da l'aridume
in minuscoli scrignetti, tutte le ricchezze
della nuova vegetazione.
dentro ogni fibra, il senso della vita
torna freschezza.
Tocchi rigermogliano anche gli sterpeti
della tristezza, e fuor da l'aridume
in minuscoli scrignetti, tutte le ricchezze
della nuova vegetazione.
Marzo e la speranza, F. Faifofer

"Flora" dea della fioritura
FLORA, il
risveglio della vita
Flora è la dea
romana delle fioriture.
Presiedeva al risveglio primaverile e, in senso più ampio, a tutto ciò che deve sbocciare, quae rebus florescendis praest la gioventù, i sensi amorosi, le belle speranze. Aveva un carattere gioioso e ridente con un’inclinazione per la sensualità e il piacere. Sicuramente era originata da una divinità campestre venerata dalle antiche popolazioni italiche (probabilmente Sabine) prima della conquista romana anche se la versione di Ovidio la collega con la ninfa greca Chloris, prima rapita e poi sposata da Zefiro, che le attribuì la divinità e il governo dei Fiori. |
Lo scrittore latino Marco Marrone, affermava che la dea Flora fosse stata introdotta a Roma dal re Tito Tazio che le aveva fatto costruire un sacello in Campidoglio.
Flora per i romani era la personificazione delle forze nuove della natura e veniva spesso chiamata affettivamente Flora Mater.
Come divinità materna aveva un ruolo di protezione che ci viene raccontato, seppure in forma di scherno, da Sant’Agostino nel descrivere l’affollamento delle divinità romane preposte alla protezione del grano: “Misero dunque Proserpina a sorvegliare i frumenti in germoglio, il dio Noduto le giunture e nodi degli steli, la dea Volutina l'involucro dei gusci, la dea Patelana i gusci che si aprono per far uscire la spiga, la dea Ostilina le messi quando si adeguano alle spighe nuove, giacché invece di "adeguare" gli antichi hanno usato la parola "ostire", la dea Flora i frumenti quando sono in fiore, il dio Latturno quando sono lattescenti, la dea Matuta quando maturano, la dea Roncina quando sono tagliati con la ronca cioè sono mietuti”.
Flora è dunque la protettrice di ciò che è “in fiore”, che è aperto e attende di dare frutto, che ha molto da produrre davanti a sé ed...
il cui futuro va tutelato.