Alta, bionda, l’aulente
chioma ricciolina
degno diadema del
leggiadro viso;
gioiello la boccuccia
porporina,
soave, irresistibile il
sorriso.
Radiosa la pupilla
sbarazzina,
collo fragile, stel di
fiordaliso;
seno di fata, aspetto di
regina,
voce che fa pensare al
Paradiso.
È sì pudica, onesta ed
affettuosa
che indarno guardo…e
chiede alla mia mente
se mai conobbi donna più
graziosa.
Dov’ ella appare ogni uom
si ferma e dice :
sei bella…come un angelo
splendente
A Lilia, A. Stellato
Paularo 24 maggio 1953
Paularo 24 maggio 1953
testi ed immagini © RIPRODUZIONE VIETATA
Mia mamma, LiliaTarussio, quando scalava a mani nude i suoi amati monti
e seduta sul prato a Paularo
Eppur, malgrado il ricordo sempre vivo, per me il tempo resta impietoso
28.08.1934 - 24.09.1974
28.08.1934 - 24.09.1974