mercoledì 13 giugno 2012

il Dono del giardino


Il giardiniere lavora tutti i giorni con l’invisibile, in silenzio.
La moderna biologia gli insegna le leggi e i meccanismi che governano il
mondo vegetale.
Il giardiniere, lui, preferisce coltivare il mistero del luogo, lo protegge come
 si fa con un tesoro, modesto ma assai prezioso.
Il vero giardiniere, quello che opera insieme alla natura e con il ‘genius loci’
quello che senza posa, lavorando, gioca con il mistero del mondo vegetale.

Tutto, tutto è sempre nuovo.

Con la passione del poeta interroga il mondo che lo ospita e che è
infinitamente più grande di lui.  È il giardiniere-poeta.

Questo giardiniere è il più umile della Terra.

La sua opera deve incessantemente ricominciare e va, come egli sa bene,
oltre lui. Il suo è un lavoro certosino, minuzioso, fatto di amore e di
pazienza, da svolgere in disparte dal mondo, illuminato da una fede
profonda e dolcemente cieca.

Il sentiero che porta all’opera si percorre in ginocchio.

Jorn de Précy