Per colli, per valli,
per rovi e cespugli, per prati e steccati, per fiamme e per flutti,
ovunque m’aggiro più presta e leggera della luna
nella sua sfera.
ovunque m’aggiro più presta e leggera della luna
nella sua sfera.
Io servo la regina delle fate,
irroro di rugiada i suoi cerchi d’erba.
Le primule alte le fanno da scorta;
le macchie sui loro mantelli dorati sono rubini,
doni di fate,
nei che diffonodono profumi inebrianti.
Ora vado a cogliere stille di rugiada
perle da appendere all’orecchio di ogni primula.
Brano tratto da Un
sogno di mezza estate, W.Shakespeare
il mazzetto delle Erbe di
San Giovanni preparato da Franco Fontanel, San Martino al Tagliamento