Vivete se mi credete, non attendete il domani,
cogliete da oggi la rosa della vita
Ode
a Cassandra, PIERRE DE RONSARD
La Rosa gallica ‘La Belle Sultane’ o ‘Violacea’ offre la coloritura esatta a
questa parte del giardino pomario e roseto. Originaria del XVI secolo, ma
introdotta da Du Pont e coltivata nei Paesi Bassi a fine Settecento, la
‘Violacea’ è una rosa gallica sorprendente! I fiori semplici color porpora fanno
bella mostra dei loro stami dorati. Il centro del fiore, di cui le api sono
ghiotte, pare davvero un sole. Ed i petali? Sono di seta e di damasco! Con il
suo portamento allargato e morbido appare sinuosa, tutta intenta ad aprirsi ed
offrirsi al cielo. Questa magnifica rosa probabilmente prende il nome da Aimée
Dubucq de Rivery, cugina dell’imperatrice Josephine, nata nell’ isola della
Martinica nel 1763. Terminati i suoi studi a Nantes, Aimée s’imbarcò per fare
ritorno al suo paese. A causa di una tempesta la nave che la conduceva a casa
dovette riparare in un’ isoletta del Mediterraneo dove venne assalita dai
pirati. Rapita, a soli vent’ anni Aimée Dubucq si ritrovò nell’ harem del
palazzo di Topkapi alla corte del sultano d’ Istanbul Abdulhamit I. Divenuta la
sua favorita, gli diede un figlio, il futuro Maometto II, che salì al potere
nel 1808. Quando Napoleone divenne Imperatore, la Sultana, con
l’intermediazione della cugina Josephine, cercò di favorire un riavvicinamento
tra l’Impero Francese e l’Impero Ottomano. Alla sua morte l’amato figlio la
fece seppellire all’interno dei giardini della moschea di Maometto il
Conquistatore dove riposano ancora oggi le sue spoglie. Il suo epitaffio
riporta La sua assoluta grandezza e la
sua sconfinata fama hanno fatto del paese un giardino di rose.
descrizione ed immagini tratti da
LA GRAZIA DELLE ROSE , opera in due
volumi di © Grazia Adamo Giovannetti